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Area di Villa Gordiani

Vetrina > Aree archeologiche
Area archeologica di Villa Gordiani
Indirizzo: Via Prenestina - quartiere Collatino
Archeologia romana - area archeologica
Datazione: III secolo
Scheda
La così detta Villa dei Gordiani, è un sistema insediativo complesso, sviluppatosi durante un arco cronologico molto vasto, dalla fine del II secolo a.C.  sino oltre il IV secolo. Situato su un’area estesa, compresa tra il II e il IV km della via Prenestina, presenta enormi varietà architettoniche: ci sono strutture residenziali, funzionali, termali, religiose e funerarie. Un enorme patrimonio musivo, epigrafico e scultoreo, nascosto nei secoli, che è stato solo in parte  ricomposto a partire dagli anni cinquanta del novecento. Il suo nome deriva dalla famiglia imperiale del III secolo che ipoteticamente possedeva la proprietà del complesso; è con un passo dell’Historia Augusta che Giulio Capitolino narra della villa appartenuta alla famiglia dei Gordiani che annoverava tra i suoi membri tre imperatori del III secolo, Gordiano I, Gordiano II e Gordiano III. Tale identificazione è comunque solo ipotetica poiché la fonte letteraria cui si fa riferimento, parla genericamente di una residenza imperiale sulla via Praenestina, senza definirne l'ubicazione precisa.
Scavi eseguiti negli anni dal 1954 al 1960 dimostrarono che l'area era già stata occupata in epoca precedente da una villa di età tardorepubblicana, costituita da una zona residenziale con atrio ed una con magazzini e locali di servizio, che si può considerare il nucleo primitivo di tutto il complesso monumentale divenuto in seguito parte della villa imperiale.
Nel Medioevo alcuni resti della villa furono fortificati; tra il XII e il XVIII secolo le opere difensive furono trasformate in casali dalle varie famiglie nobili romane proprietarie dei luoghi, tra cui la famiglia Rossi dello Schiavo, da cui deriva il nome di Tor de Schiavi per il mausoleo. Alla fine dell’ottocento l'area era divisa in due tenute, proprietà dei principi Del Drago e Lancellotti.
I monumentali resti archeologici, almeno fino all’inizio del secolo scorso, si trovavano immersi pienamente nella campagna romana, il cui aspetto è mutato completamente in seguito all’espansione edilizia e all’urbanizzazione della periferia orientale della città. Attualmente queste imponenti spoglie, si trovano inglobati in un parco pubblico, realizzato successivamente al 1960, diviso in due dalla stessa via che corrisponde quasi esattamente all'antico traccialo viario  della via Praenestina.
Sul lato nord della via Prenestina si trovano i resti più monumentali: il mausoleo rotondo, l'adiacente basilica, due cisterne e due grandi aule della metà del III secolo. Sul lato sud della via sono ubicati una grande cisterna, un'altra di dimensioni minori ed un colombario.
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