laboratorioRoma.it
Vai ai contenuti

il Bambinello dell'Ara Coeli

Tradizioni > curiosità
il Bambinello dell'Ara Coeli
All’interno della basilica di Santa Maria in Ara Coeli, fra tutte le opere d’arte e altari maestosi, si trova una statua cara alla devozione di molti romani, conosciuta da tutti come “Er bambinello” o “Er pupo”: è il Bambinello dell’Ara Coeli. Si tratta di una delle icone più sacre di Roma, ritenuta miracolosa e in grado di guarire i malati più gravi. Quella che oggi si osserva, purtroppo, è una copia dell’originale rapito nel 1994 e finora non ritrovato. Anche in passato era già stato rapita due volte ma aveva sempre fatto ritorno. La statua originale, alta sessanta centimetri fu scolpita nel legno d’olivo dell’orto del Getsemani alla fine del Quattrocento da un frate francescano che, per timore di rovinarla con una colorazione imprecisa, una sera, prima di addormentarsi, pregò il Bambino di ispirarlo. Al risveglio trovò la statua prodigiosamente dipinta. Si racconta che le sue labbra diventavano rosse quando stava per essere concessa una grazia e pallide quando non c’era speranza. Tuttavia, ciò che rende assolutamente speciale "er Pupo" è la sua missione: il Bambinello viene portato a chi ne fa richiesta, specie ai malati. Il Bambinello, infatti, acquistò subito fama di taumaturgo, soprattutto per le frequenti guarigioni che operava per gli ammalati a cui veniva portato.  Questa crescente venerazione portò il capitolo di San Pietro nel 1895 a riconoscerne il culto.
La storia del Bambinello è ricca di episodi, leggende e prodigi come quello avvenuto nel 1794, quando una donna trafugò la sacra immagine sostituendola con una copia perfetta. Tuttavia, a mezzanotte dello stesso giorno, le campane dell’Ara Coeli si misero a suonare e i frati francescani, sbalorditi, trovarono fuori dalla porta la scultura originale del Santo Bambino che fu collocata nuovamente al suo posto, mentre la copia andava in mille pezzi.
Alla statua del Santo Bambino si legano antiche tradizioni e devozione profonda che si intensificano nel periodo natalizio e in particolare nel giorno dell'Epifania. Durante il periodo natalizio, il Santo Bambino lascia la sua cappella per prendere posto nel presepe; sul palco posto di fronte possono salire i bambini e recitare una poesia al Santo Bambino, rinnovando quel legame forte che li lega anche con le numerosissime letterine che i bambini inviano da ogni parte del mondo. Nel giorno dell'Epifania, si rinnova un'antica tradizione: dopo la Messa solenne delle ore 17 e la processione in Piazza del Campidoglio, la città di Roma viene benedetta dal sagrato della basilica con il Santo Bambino tenuto alto verso il cielo.
© Sergio Natalizia - 2023
created by Web Expression X5 pro
Torna ai contenuti