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Strade del rione Parione

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Strade del rione Parione
Considerato il rione più nobile della città, Parione è stato definito una sorta di grande appartamento che occupa il “piano nobile” della città, con Campo de Fiori anticamera e piazza Navona quale salone delle feste. Poi, vi si snodano tante stanze, saloncini e corridoi dove si conserva l'arredamento culturale, storico, letterario: è qui infatti che nacquero le prime tipografie di Roma e le prime librerie incisorie e cartarie.
Nel periodo dell'antica Roma il rione apparteneva alla IX regione augustea detta Circo Flaminio. Nella zona c'erano lo stadio di Domiziano, l'Odeon, il teatro e la curia di Pompeo. Nel medioevo fu chiamato Parione, probabilmente dal termine “pariones” per indicare le”rovine” con cui venivano indicati i ruderi presenti nei pressi dello Stadio di Domiziano (piazza Navona); in questo periodo la zona ebbe grande importanza grazie alla pavimentazione di Campo de' Fiori, che ben presto divenne un centro economico e di passaggio per gran parte della cittadinanza e dei forestieri. Nel XV secolo il rione perse il suo volto tipicamente medievale per un taglio più rinascimentale dovuto ad una vasta opera di ristrutturazione per le quali numerosi artisti furono chiamati ad abbellire le facciate degli edifici. Anche le risistemazioni e la pavimentazione di nuove strade favorirono l’intensificarsi dell'urbanizzazione, tanto più che nello  stesso periodo venne costruito ponte Sisto, collegamento tra Trastevere e Parione. Nel XVI secolo molte attività commerciali di Campo de' Fiori si spostarono progressivamente in piazza Navona, che venne preferita perché più ampia. Proprio piazza Navona assunse un nuovo volto grazie alla risistemazione del Bernini. Fino al periodo di Roma Capitale non ci furono grandi stravolgimenti nel rione, tranne l'apertura di corso Vittorio Emanuele II.
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