gli occhi delle madonnelle
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gli occhi delle "madonnelle"
Passeggiando per il centro di Roma, se si alza lo sguardo all’altezza dei primi piani dei palazzi, ma anche su torri e campanili, si è colpiti dalla presenza di piccole edicole, dedicate per lo più alla Madonna. Sono le “Madonnelle”, care alla devozione cristiana dei romani: ognuna ha il suo altarino, la sua cornice più o meno preziosa; dipinte ad affresco o su tela, scolpite in rilievo su marmo o su terracotta, realizzate con la tecnica del mosaico, le Madonnelle rappresentano l'espressione popolare della devozione verso la Vergine Maria che, in alcuni casi, ha dato luogo a vere e proprie opere d'arte. Molte sono coperte da un baldacchino in metallo, oppure sono incassate in una struttura a forma di tempietto, con una lanterna o un sostegno per una candela che nei secoli passati avevano anche la funzione di rischiarare il cammino dei viandanti che si avventuravano per Roma nelle ore notturne. Infatti fino alla fine dell’Ottocento l'illuminazione notturna delle strade di Roma era davvero molto scarsa: se non fosse stato per il tenue bagliore delle candele e delle lampade di queste edicole, molte delle vie e vicoli dei rioni sarebbero rimasti completamente al buio. Ad un censimento condotto nel corso nel XIX secolo se ne contarono oltre 1500; ai nostri giorni ne sono pervenute circa 500 distribuite soprattutto nel centro storico; quasi tutte quelle superstiti risalgono ad un periodo compreso fra il XVII e la prima parte del XIX secolo, quindi hanno per lo più forme barocche o neoclassiche. Da queste edicole sacre traspare tanta storia: storie di fatti miracolosi che si accomuna a vicende di duelli, di sacrilegi, di grazie concesse; ma oltre ad essere testimonianza della fede dei romani, costituiscono una traccia della storia religiosa e civile della città.
Madonna dell'Archetto, vicolo di S. Marcello
Come a molte altre immagini e statue di soggetto religioso, anche ad alcune Madonnelle vennero attribuiti dei fatti prodigiosi: di solito si trattava di guarigioni improvvise ed inaspettate, ma alcune di esse furono implicate in eventi soprannaturali, le cui storie a volte, oltre che straordinarie, sono abbastanza curiose.
Una di queste è sicuramente quella relativa all'avvenimento per cui ad una molteplicità di immagini mariane furono attribuiti nel 1796 una serie di eventi sorprendenti. Sembra infatti che per quasi venti giorni, a partire dal 9 luglio di quell’anno, alcune Madonnelle avessero mosso gli occhi e versato lacrime. Erano i tempi della minaccia dell'invasione delle truppe napoleoniche, che avrebbero poi occupato Roma e deportato il Papa in Francia, dove sarebbe morto poco dopo, e il popolo di Roma vide in quello sguardo sollevato tante volte al cielo e abbassato poi sul popolo, una profezia di sciagura, tanto che l’autorità ecclesiastica dovette istituire dei processi di accertamento per verificare la veridicità dell’evento.
Una di queste è sicuramente quella relativa all'avvenimento per cui ad una molteplicità di immagini mariane furono attribuiti nel 1796 una serie di eventi sorprendenti. Sembra infatti che per quasi venti giorni, a partire dal 9 luglio di quell’anno, alcune Madonnelle avessero mosso gli occhi e versato lacrime. Erano i tempi della minaccia dell'invasione delle truppe napoleoniche, che avrebbero poi occupato Roma e deportato il Papa in Francia, dove sarebbe morto poco dopo, e il popolo di Roma vide in quello sguardo sollevato tante volte al cielo e abbassato poi sul popolo, una profezia di sciagura, tanto che l’autorità ecclesiastica dovette istituire dei processi di accertamento per verificare la veridicità dell’evento.
Madonna della Divina Provvidenza - via delle Botteghe Oscure
L’istruttoria dell’autorità ecclesiastica portò a concludere che ventisei immagini della Madonna erano state coinvolte nel prodigio, anche se le testimonianze raccolte erano state relative a un numero ben maggiore.
Le indagini, nonostante lo scetticismo di molti, portarono le autorità a dichiarare che, a muovere gli occhi, fossero state la Madonna dell’Archetto, in vicolo San Marcello, la Madonna della Pietà in vicolo delle Bollette (sulla targa in latino vi è scritto “ il 9 luglio 1796 Ella posò i Suoi occhi sui loro cuori mostrando loro la gran-dezza delle Sue opere”), la Madonna del Rosario, in via dell’Arco della Ciambella, la Madonna dell’Addolorata, oggi in piazza del Gesù, spostata qui dal rione Sant’Eustachio, la Madonna della Divina Provvidenza, in via delle Botteghe Oscure.
Le indagini, nonostante lo scetticismo di molti, portarono le autorità a dichiarare che, a muovere gli occhi, fossero state la Madonna dell’Archetto, in vicolo San Marcello, la Madonna della Pietà in vicolo delle Bollette (sulla targa in latino vi è scritto “ il 9 luglio 1796 Ella posò i Suoi occhi sui loro cuori mostrando loro la gran-dezza delle Sue opere”), la Madonna del Rosario, in via dell’Arco della Ciambella, la Madonna dell’Addolorata, oggi in piazza del Gesù, spostata qui dal rione Sant’Eustachio, la Madonna della Divina Provvidenza, in via delle Botteghe Oscure.
Madonna Addolorata - piazza del Gesù
Il Belli nel 1835 scrisse un sonetto assai ironico sull’evento straordinario, paventando la possibilità che Papa Pio VI e la chiesa di Roma, più che accertarsi del miracolo, sentissero la necessità di sfruttare lo stesso a fini economici.
SEMO DA CAPO
Currete, donne mie; currete, donne,
A ssentì la gran nova c'hanno detto:
Ch'a la Pedacchia, ar Monte e accanto ar Ghetto
Arïoprono l'occhi le Madonne.
La prima nun ze sa, ma j'arisponne
Quella puro de Borgo e de l'Archetto.
Dunque dateve, donne, un zercio in petto,
E cominciate a dì crielleisonne.
Oh dio! che sarà mai st'arïuperta
Doppo trentasei anni e e mesi d'ozzio?
Battaje, caristìe, ruvina certa.
Se troveno però cert'indiscreti
Che vanno a bisbijà che sto negozzio
Currete, donne mie; currete, donne,
A ssentì la gran nova c'hanno detto:
Ch'a la Pedacchia, ar Monte e accanto ar Ghetto
Arïoprono l'occhi le Madonne.
La prima nun ze sa, ma j'arisponne
Quella puro de Borgo e de l'Archetto.
Dunque dateve, donne, un zercio in petto,
E cominciate a dì crielleisonne.
Oh dio! che sarà mai st'arïuperta
Doppo trentasei anni e e mesi d'ozzio?
Battaje, caristìe, ruvina certa.
Se troveno però cert'indiscreti
Che vanno a bisbijà che sto negozzio
È un antro butteghino de li preti.
Madonna della Pietà - vicolo delle Bollette
Però anche l’ironia del poeta evidenzia quanto questa vicenda fosse stata oggetto di attenzione e devozione da parte del popolo romano.
Nel 2001 Vittorio Messori e Rino Cammilleri hanno pubblicato un saggio “Gli occhi di Maria” dove hanno analizzato, tra gli altri, i fenomeni avvenuti nel 1796. Cammilleri e Messori hanno fornito una possibile interpretazione di questa serie di prodigi, estendendo il campo ad altre apparizioni mariane e ai possibili collegamenti con altri eventi storici: ne è emersa una "teologia della storia", ricca di rilievi e coincidenze sorprendenti. Una tale ondata di prodigi non sembra affatto casuale, ma pare inscriversi in un "piano" provvidenziale: si tratta di miracoli dal significato meta-politico, manifestazioni di una storia teologica parallela a quella profana. Nel 1796 Maria, mediatrice fra la terra e il cielo, avverte che sta cominciando un'era drammatica per la Chiesa (di lì a poco devastata e depredata, con il Papa deportato e chiuso in prigione dove muore), e che tuttavia continuerà a proteggere il suo popolo. Sulla base di questa ipotesi, gli autori evidenziano come anche nei secoli successivi le apparizioni della Madonna si verificarono in periodi cruciali per la Chiesa, come nel 1858 a Lourdes, quando era forte l'attacco ideologico dell'ateismo, come a Fatima nel 1917, quando si stava affermando su gran parte dell'Europa il bolscevismo.
Nel 2001 Vittorio Messori e Rino Cammilleri hanno pubblicato un saggio “Gli occhi di Maria” dove hanno analizzato, tra gli altri, i fenomeni avvenuti nel 1796. Cammilleri e Messori hanno fornito una possibile interpretazione di questa serie di prodigi, estendendo il campo ad altre apparizioni mariane e ai possibili collegamenti con altri eventi storici: ne è emersa una "teologia della storia", ricca di rilievi e coincidenze sorprendenti. Una tale ondata di prodigi non sembra affatto casuale, ma pare inscriversi in un "piano" provvidenziale: si tratta di miracoli dal significato meta-politico, manifestazioni di una storia teologica parallela a quella profana. Nel 1796 Maria, mediatrice fra la terra e il cielo, avverte che sta cominciando un'era drammatica per la Chiesa (di lì a poco devastata e depredata, con il Papa deportato e chiuso in prigione dove muore), e che tuttavia continuerà a proteggere il suo popolo. Sulla base di questa ipotesi, gli autori evidenziano come anche nei secoli successivi le apparizioni della Madonna si verificarono in periodi cruciali per la Chiesa, come nel 1858 a Lourdes, quando era forte l'attacco ideologico dell'ateismo, come a Fatima nel 1917, quando si stava affermando su gran parte dell'Europa il bolscevismo.
Ancora oggi le Madonnelle e lo spirito di religiosità che infondono, sono parte integrante dell’ambiente che le circonda e dell’atmosfera dei vecchi rioni, dove lontano dal traffico delle grandi strade dei quartieri più periferici, la vita sembra scorrere ancora a ritmi che contribuisce a dare a Roma un fascino unico al mondo.
Madonna del Rosario - via Arco della Ciambella
© Sergio Natalizia - 2013